Phishing

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Le false multe

Scritto da il 24 Giu 2025 | Archiviato in: Phishing, Truffe

Immagina di ricevere una multa per una violazione del codice della strada che non hai commesso, con l’intimazione di pagare immediatamente per evitare ulteriori sanzioni. Sembra un incubo, vero? Purtroppo, per molti automobilisti, questo scenario è diventato realtà a causa della truffa delle false multe online. Vediamo come funziona questa truffa e cosa possiamo fare per proteggerci.

falsa multa
falsa multa

IIl Meccanismo della Truffa

La truffa delle false multe e di altri falsi atti ufficiali segue solitamente questo schema:

  1. Il destinatario riceve un documento via email o SMS, apparentemente da un’autorità come la polizia stradale, un tribunale o un’agenzia di riscossione. Il documento può essere una multa, un atto giudiziario, una cartella esattoriale, un mandato a comparire in tribunale o persino una denuncia per atti osceni.
  2. Il documento afferma che il destinatario ha commesso una violazione o un reato e deve pagare una sanzione o comparire in tribunale.
  3. Per risolvere la situazione, il destinatario è invitato a cliccare su un link fornito nell’email o nell’SMS e a inserire dati personali o di pagamento su un sito web.

Tuttavia, il documento è completamente falso. È stato creato da truffatori che mirano a rubare dati sensibili o a infettare i dispositivi delle vittime con malware.

Come Riconoscere una Falsa Multa

Ci sono diversi indizi che possono aiutarti a riconoscere una falsa multa:

  1. Le autorità non inviano mai multe via email o SMS. Le multe legittime vengono sempre inviate per posta ordinaria o notificate di persona.
  2. La multa contiene errori grammaticali o di formattazione. Le comunicazioni ufficiali delle autorità sono sempre professionali e accurate.
  3. Il link fornito non porta a un sito web governativo ufficiale. I siti web delle autorità hanno solitamente un dominio “.gov” o simile.
  4. La multa richiede un pagamento immediato tramite metodi insoliti, come bonifici bancari o carte prepagate.

Se sospetti di aver ricevuto una falsa multa, non cliccare su nessun link e non fornire alcuna informazione personale o finanziaria.

Come Proteggersi

Ecco alcuni passi che puoi compiere per proteggerti dalla truffa delle false multe:

  1. Ignora e cancella qualsiasi email o SMS che afferma di essere una multa. Se hai dubbi, contatta direttamente l’autorità che sembra aver inviato la multa utilizzando i contatti ufficiali forniti sul loro sito web.
  2. Tieni aggiornato il software del tuo dispositivo, poiché gli aggiornamenti spesso includono protezioni contro le minacce più recenti.
  3. Usa un software antivirus per scansionare regolarmente il tuo dispositivo e rilevare potenziali minacce.
  4. Segnala qualsiasi falsa multa che ricevi alle autorità competenti, come la polizia postale, in modo che possano indagare e prendere misure contro i truffatori.

Ricorda, le autorità non ti chiederanno mai di pagare una multa via email o SMS. Se ricevi una richiesta del genere, puoi essere certo che si tratta di una truffa.

La chiave per proteggersi da queste truffe è rimanere informati e vigili. Se qualcosa riguardo a una multa sembra strano o sospetto, fidati del tuo istinto e verifica sempre con le autorità ufficiali prima di intraprendere qualsiasi azione.

Con un po’ di consapevolezza e cautela, puoi evitare di cadere vittima di questa truffa e tenerti al sicuro durante i tuoi viaggi su strada. E ricorda, se una multa sembra troppo strana per essere vera, probabilmente lo è.

Phishing e Smishing

Scritto da il 29 Apr 2025 | Archiviato in: Phishing, Truffe

Le nostre caselle di posta elettronica e i nostri smartphone sono diventati parte integrante della nostra vita quotidiana. Purtroppo, questi strumenti così utili sono anche diventati il terreno di caccia preferito per i truffatori online. Due delle tecniche più comuni e insidiose utilizzate da questi malintenzionati sono il phishing e lo smishing. Vediamo di cosa si tratta e come possiamo difenderci.

phishing e smishing
phishing e smishing

Phishing: Quando l’Email Nasconde una Trappola

Il phishing è una tecnica fraudolenta che mira a rubare dati sensibili come credenziali di login, dettagli di carte di credito e informazioni bancarie. Il termine “phishing” deriva dalla parola inglese “fishing” (pesca), perché i truffatori gettano una rete di esche (le email fraudolente) sperando di catturare qualche vittima.

In un attacco di phishing, il truffatore invia un’email che sembra provenire da una fonte affidabile, come una banca, un sito di e-commerce o un social network. L’email spesso contiene un messaggio allarmante o allettante che spinge la vittima a cliccare su un link o a scaricare un allegato.

Se la vittima abbocca, viene indirizzata a un sito web fasullo che imita l’aspetto del sito legittimo, dove viene invitata a inserire i propri dati sensibili. In alternativa, l’allegato potrebbe contenere un malware che infetta il computer della vittima e ruba i dati.

Ecco alcuni indizi che possono aiutarti a riconoscere un tentativo di phishing:

  1. L’email proviene da un indirizzo sconosciuto o sospetto, anche se il nome visualizzato può sembrare familiare.
  2. Il messaggio crea un senso di urgenza o minaccia conseguenze se non si agisce immediatamente.
  3. L’email contiene errori grammaticali o di formattazione, cosa insolita per le organizzazioni legittime.
  4. Il link nell’email ha un URL strano o sospetto, anche se il testo del link può sembrare autentico.

Se sospetti di essere di fronte a un tentativo di phishing, non cliccare su nessun link e non scaricare alcun allegato. Se hai dubbi, contatta direttamente l’organizzazione che sembra aver inviato l’email utilizzando un contatto affidabile.

Smishing: Il Phishing via SMS

Lo smishing è essenzialmente il phishing via SMS. Il termine deriva dalla combinazione di “SMS” e “phishing”. In questa truffa, il malintenzionato invia un messaggio di testo che sembra provenire da una fonte fidata, come la tua banca, un servizio di spedizione o un ente governativo.

Il messaggio spesso contiene un link che ti invita a cliccare per risolvere un problema, rivendicare un premio o confermare informazioni personali. Come nel phishing, se clicchi sul link, potresti essere indirizzato a un sito web fasullo progettato per rubare i tuoi dati o potresti scaricare involontariamente malware sul tuo smartphone.

Ecco alcuni suggerimenti per proteggerti dallo smishing:

  1. Diffida dei messaggi di testo che richiedono azioni immediate, specialmente se provengono da numeri sconosciuti.
  2. Non cliccare sui link nei messaggi di testo sospetti. Se pensi che il messaggio possa essere legittimo, vai direttamente al sito web dell’organizzazione utilizzando il tuo browser.
  3. Non rispondere ai messaggi di testo sospetti e non fornire mai informazioni personali via SMS.
  4. Mantieni aggiornato il software del tuo smartphone, poiché gli aggiornamenti spesso includono protezioni contro le minacce più recenti.

Sia che si tratti di phishing o di smishing, il principio chiave è sempre lo stesso: se qualcosa sembra troppo bello (o troppo brutto) per essere vero, probabilmente non lo è. Le organizzazioni legittime non ti chiederanno mai di fornire informazioni sensibili via email o SMS.

La migliore difesa contro queste truffe è una combinazione di consapevolezza e cautela. Prendi sempre un momento per considerare la legittimità di un messaggio prima di agire. Se hai anche il minimo dubbio, non esitare a verificare direttamente con l’organizzazione usando un contatto di fiducia.

Ricorda, i truffatori stanno diventando sempre più sofisticati nelle loro tecniche, ma con la giusta conoscenza e un pizzico di scetticismo, puoi stare un passo avanti a loro. Diffondere la consapevolezza di queste minacce è un modo potente per rendere internet un posto più sicuro per tutti noi.

Conferma 17

Scritto da il 17 Set 2024 | Archiviato in: Phishing

Lo spam di oggi era facilmente riconoscibile, fatto con un certo pressapochismo, molte parti nella lingua sbagliata. L’unica cosa credibile? L’immagine, con il logo di esselunga. Peccato che Esselunga non c’entri niente con questa promozione e che questa non sia una promozione ma un puro tentativo di phishing.

Sei stato selezionato per un abbonamento annuale Trenitalia.

Scritto da il 20 Ago 2024 | Archiviato in: Phishing

Oggi lo spammer mi scrive spacciandosi per trenitalia, poco credibile, trenitalia non ha mai regalato niente. A nessuno.

Partecipi a questo breve sondaggio e riceverà il suo premio!

Hai ricevuto il pacco?

Scritto da il 28 Set 2023 | Archiviato in: Phishing

Per la verità no, non ho ricevuto nessun pacco dal Carrefour e, se vogliamo dirla tutta, la mail di spam che ho ricevuto non ha niente a che fare con il Carrefour.

Lo spammer in questo caso ha realizzato una creatività con la grafica e i loghi di carrefour, senza nessuna autorizzazione. Cliccando si viene finisce su un sito che porta a un altro sito, che porta a un altro sito… insomma avete capito. Alla fine si finisce su in sito contraffatto che invita a inserire le credenziali per accedere. Un classico caso di phishing, insomma.

Una mail che sembra del Carrefour ma con il Carrefour non è niente a che vedere, con i software odierni chiunque è in grado di realizzare un elemento grafico come quello che ho ricevuto e che vedete qui sotto, bisogna fare attenzione perchè non tutto è come sembra!

 

Offerte per il black friday?

Scritto da il 29 Giu 2023 | Archiviato in: Aziende estere, Phishing

Qualche mese fa, completamente fuori stagione, ho ricevuto una mai di spam che propone un incredibile codice sconto per un presunto black friday (davvero fuori stagione). Questo spam mi ha colpito perchè è fatto piuttosto bene, almeno del punto di vista estetico, vi incollo qui sotto quello che vedrebbe un utente imprudente, ovvero un utente che non usa un client di post con un minimo di difese.

Ovviamente amazon non c’entra niente, la mail fraudolenta è costruita per sembrare inviata dal colosso americano ma il mittente è francese e cliccando si finisce su un sito di phishing che in questo momento è già stato bloccato sia da firefox che da chrome.

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